Tolentino Montalto Marche

TERZA TAPPA

Ripartiamo dal centro di Tolentino uscendo dal “ponte del diavolo” seguendo le indicazioni Abbadia di Fiastra per deviare dopo circa 9 km verso il “castello Della Rancia” sede del museo archeologico Gentiloni. Ad oggi il castello, come altri luoghi di questo percorso, sono in restauro per gli eventi sismici del 2016 per cui è bene visitare i siti in allegato per avere conferme sulle aperture. Si prosegue all’indirizzo di una vasta riserva naturale e storica ; l’abbadia di Chiaravalle in Fiastra ove è sicuramente d’obbligo una visita il complesso monastico Cistercense. Per uscire dall’Abbadia seguiamo un percorso verso ovest, con fondo ciclabile imbrecciato, che ci conduce dopo un paio di km, con una deviazione di 300 mt, al parco archeologico con anfiteatro di “Urbs Salvia”, antica città romana di Urbisaglia. D’obbligo una visita guidata! Il percorso prosegue salendo lungo un crinale verso il paese di Loro Piceno, famoso per il vino cotto e per il suo centro storico. Continuando su asfalto quasi pianeggiante di raggiunge dopo pochi km Mogliano, un paese molto antico di origine picena, dove possiamo ammirare il bellissimo panorama dei monti Sibillini. La strada prosegue in discesa verso due paesi che hanno fatto la storia del cappello, soprattutto di paglia: Massa Fermana con il suo antico castello e Montappone con il suo museo del cappello.

Successivamente in un continuo saliscendi e crinali panoramici raggiungiamo i centri storici di Monte Vidon Corrado e raggiungere Falerone con il suo bellissimo centro storico, museo archeologico e scendendo verso la valle del Tenna il suo anfiteatro romano. Dopo il ponte sul fiume Tenna incontriamo il centro di Servigliano, antico borgo fortificato con mura a pianta quadrata, e poi saliamo verso il centro di Belmonte Piceno sede di uno dei più bei musei piceni della regione. Proseguendo sul crinale si raggiunge  MonSanPietro Morico con il suo castello la sua frazione di Sant’Elpidio Morico fino a uno dei borghi autentici d’Italia Monte Rinaldo con la sua bellissima area archeologica “La Cuma”, un santuario romano del II-I secolo a.C.. Una volta scesi nella valle dell’Aso possiamo ammirare il mulino fortificato del Papa Sisto V, successivamente ci aspetta l’ultima salita di 4 km verso Montalto della Marche. Questo Paese si distingue dai limitrofi per l’architettura e i palazzi molto signorili perché  Montalto fù completamente modificata dal 1586, allorché papa Sisto V , al secolo Felice Peretti, da poco assurto al soglio pontificio, le conferì il titolo di città dandole una sede vescovile staccata da quella di Fermo.